Turnhout capitale della birra nel 2023

La 12a edizione del Brussels Beer Challenge si è svolta dal 29 al 31 ottobre a Turnhout, nel cuore della Campina di Anversa.

Quest’anno, 1811 birre provenienti da 37 paesi diversi hanno partecipato al Brussels Beer Challenge.

Con 400 birre, il Belgio ha il maggior numero di partecipazioni, seguito dall’Italia (224), dalla Francia (158), dagli Stati Uniti (143), dalla Cina (133), dal Brasile (128) e dalla Germania (103). Degne di nota quest’anno sono state le eccezionali partecipazioni del Ghana, dell’Ecuador, della Corea del Sud, della Repubblica Democratica del Congo e del Mali.

  • L’Italia si afferma come grande paese della birra

Tradizionalmente conosciuta per il vino, l’Italia brilla all’estero ormai anche per la grande qualità delle sue birre.  Da diversi anni già presente sul podio del Brussels Beer Challenge per numero di birre iscritte, l’Italia si piazza per la prima volta al 2° posto per numero di birre premiate con 37 medaglie (14 d’oro, 8 d’argento e 15 di bronzo) dietro al Belgio, che si conferma al primo posto con 80 birre premiate. Il Birrificio Mezzopasso, situato in Abruzzo, si aggiudica il prestigioso Trofeo COMAC per la migliore birra della competizione con Millican Extra e il birrificio toscano, La Collina, porta a casa il Trofeo Cronache di Birra per la miglior birra italiana in gara con Rye Stout.

Tra i birrifici italiani più premiati spiccano il Birrificio Diciottozerouno (con due ori e un argento per Icaro, Ruggine e Caraibi) e il Birrificio Crack Brewery (due ori e un bronzo con Guerrilla, Pizzapils e Mansueto 2021) .

  • Un birrificio di Bruxelles vince il trofeo della miglior birra belga della competizione

La Brasserie Surréaliste, situata nel cuore di Bruxelles, ha vinto una medaglia d’oro nella categoria “Session IPA” e il titolo di Migliore Birra Belga della competizione (Trofeo Prik & Tik) con Dance Rave Dance in lattina. Una sorpresa per questo birrificio creato appena 3 anni fa nel bel mezzo della crisi del COVID-19. Il Brussels Beer Project, altro emblema della rinascita birraria di Bruxelles, ha vinto 2 medaglie di bronzo con 2 delle sue birre principali: Delta IPA e Babylone.

  • Aumento significativo delle birre senza glutine

I birrai sembrano seguire le tendenze e adattarsi alle richieste dei consumatori, come testimoniato dal numero record di birre iscritte in questa categoria. Le persone intolleranti possono infatti beneficiare di una sempre più ampia gamma di birre senza glutine di alta qualità. Tra le 30 birre senza glutine presentate in gara, la birra svedese Nun Gluten Blonde, prodotta nell’ex abbazia della contea di Östergötland (a sud di Stoccolma) Vreta Kloster Bryggeri, ha vinto l’oro ex aequo con la Bavaria Pilsener Glutenfree, prodotta in Belgio.

  • La Triple, categoria principale del Brussels Beer Challenge

Oltre un centinaio di Tripels sono state iscritte in questa categoria altamente competitiva, che si conferma anche quest’anno la categoria con più birre in gara.  La maggior parte delle birre sono belghe (51), sfidate da produzioni di altri paesi, tra cui Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Italia, Cina, Turchia e Brasile. Per quanto riguarda i risultati, il Belgio mantiene il predominio in questa categoria principale con Scheldebrouwerij (medaglia d’oro per Zeezuiper), Wilderen e Omer (medaglie d’argento per Tripel Kanunnik e Tripel Lefort) e St Bernardus e Caulier (medaglia di bronzo per St.Bernardus Tripel e Paix Dieu).

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